Il Museo Archeologico di Milano
A pochi passi dal Museo di Sant’Eustorgio, nei pressi della Basilica di San Lorenzo, in un’area verde sono visibili i resti dell’anfiteatro romano di Milano. A spiegarne la storia, le peculiarità e presentare i risultati delle indagini archeologiche che sono state effettuate nel quartiere c’è l’Antiquarium, intitolato ad Alda Levi, l’archeologa milanese che condusse i primi scavi all’interno dell’area nel 1936.
Qui si possono vedere alcune porzioni dei muri radiali dell’arena romana mentre alcuni settori dell’Antiquarium mostrano i combattimenti tra i gladiatori e la topografia romana del quartiere.
Il quartiere Ticinese è una delle zone di Milano dall’elevato spessore storico e ricchezza di edifici monumentali. In epoca romana, con i traffici commerciali e l’alta produttività, il quartiere doveva essere uno dei punti chiave del suburbio di Mediolanum. Nel tempo, con la diffusione del cristianesimo, in questa zona sorsero le basiliche di Sant’Eustorgio, San Lorenzo e Sant’Ambrogio.
Quando Milano era conosciuta come Mediolanum, esistevano tre grandi edifici per lo spettacolo: il circo, il teatro e l’anfiteatro. Quest’ultimo sorgeva all’esterno della cinta muraria romana della città, in prossimità della Porta Ticinensis e di importanti vie di comunicazione dirette a Sud-Est; era di forma ellittica con facciata a tre ordini sovrapposti e attico finestrato e la sua costruzione risale all’incirca al I secolo d.C..
Qui inizialmente avevano luogo diversi spettacoli: dai combattimenti tra gladiatori, sessioni di caccia e talvolta (ma meno frequentemente) anche battaglie navali. Successivamente, con l’affermarsi del Cristianesimo, l’anfiteatro fu progressivamente abbandonato e la sua funzione seguì più che altro le vicende storiche della città, divenne anche una cava di materiali edili per la costruzione della basilica di San Lorenzo e una parte del materiale fu impiegato per rinforzare le mura difensive della città. La demolizione avvenne probabilmente intorno al VI secolo d.C. durante un periodo bellico.
I resti dell’anfiteatro sono stati rinvenuti per la prima volta nel 1931, durante i lavori stradali in via Conca del Naviglio, che riportarono alla luce un tratto del muro esterno. Gli scavi effettuati successivamente, soprattutto tra il 1998 e il 2000, hanno poi permesso di identificare la pianta dell’edificio ed alcune delle attività legate alla sua costruzione.
Il parco archeologico fu realizzato nel 2004.
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