Itinerari – La Via Ticinensis
La via Ticinensis era l’antica strada romana che collegava la città di Mediolanum (Milano) alla città di Ticinum (Pavia). Si tratta di una delle principali vie di comunicazione dell’Italia settentrionale, con un ruolo strategico rilevante e funzionale sia al trasporto di merci sia ai transiti militari. La costruzione della strada avvenne nel corso del I secolo a.C., durante il periodo di espansione e consolidamento del dominio romano in Italia settentrionale, e continuò ad essere utilizzata anche dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente.
Oggi gran parte della via Ticinensis, che partendo da Milano usciva da Porta Ticinensis e proseguiva lungo l’attuale corso di Porta Ticinese, è stata sostituita da moderni percorsi stradali e infrastrutture, ma è tuttavia ancora possibile riconoscerne le tracce. Oltre corso di Porta Ticinese, il tracciato è oggi ricalcato da corso San Gottardo e via Giuseppe Meda, quindi da una serie di rettifili perfettamente allineati, che si inoltrano nella campagna milanese. Il loro perfetto allineamento consente di dedurre che la strada originariamente correva a breve distanza dal terrazzo orientale del Lambro meridionale. Qui, nei pressi di Pontesesto (MI), la via attraversava il Lambro con un ponte, di cui sono stati individuati alcuni resti, e, addentrandosi nelle campagne per circa 6 km, raggiungeva Basiglio (MI) e Cascina Decima (MI). Proseguendo verso sud, in direzione Cascina Repentita (PV), oggi è possibile deviare leggermente dalla via Ticinensis per visitare la Certosa di Pavia (1497) e ammirare la sua straordinaria architettura e arte rinascimentale.
L’ultimo tratto della via, attraverso Pantaleona (PV) e la località pavese “Corpi Santi”, corre fino al bastione occidentale delle mura spagnole di Pavia. Entrando in città, non sfuggirà il profilo dell’imponente Castello Visconteo (1360). La via entrava in città attraverso una porta muraria e il suo percorso coincideva con l’asse urbano nord-sud (cardo maximus), lungo il quale sono ancora rilevabili tracce in via Albertini, via Griziotti, via Ferreri e in Piazza Italia. Attraversata Pavia, la strada raggiungeva il Ticino in prossimità dell’odierno Ponte Coperto, dove in periodi di magra è tuttora visibile uno dei piloni del ponte romano.
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