CIMITERO PALEOCRISTIANO
Scavi casuali in epoca medioevale, seguiti da scavi successivi nel XVIII secolo, portarono al rinvenimento di alcune antiche sepolture. Nel corso di una sistematica campagna realizzata sotto la basilica tra il 1959 e il 1962, sono stati trovati i resti di una necropoli tardoantica, utilizzata in più fasi. Non è ancora del tutto chiaro il rapporto tra la necropoli e i resti paleocristiani rinvenuti sotto l’abside della
basilica e tuttora visibili dalla chiesa. Tra i resti riportati alla luce e oggi lungo il percorso di visita del cimitero, vi sono alcune tombe alla cappuccina, databili al III-IV secolo, e alcune a cassa risalenti al V secolo, nonché resti di tombe del VII-VIII secolo.
Sono state rinvenute anche alcune lastre ed epigrafi databili al IV-V secolo, che attestano come, all’epoca, il cimitero era sicuramente cristiano. Tra queste si segnalano l’epigrafe dell’esorcista Victorinus (databile al 377), e la cosiddetta lastra
dell’orante, sulla quale è incisa una figura maschile, con una tunica e un mantello chiuso con fibula a forma di croce, in atteggiamento di preghiera, con le mani alzate.