La Pala di Pigello Portinari e San Pietro Martire

L’opera intitolata “Pigello Portinari e San Pietro Martire,” esposta nella scarsella della Cappella Portinari, è un prezioso dipinto su fondo dorato che cattura un momento di profonda spiritualità. Il quadro raffigura due figure maschili: Pigello Portinari, ritratto inginocchiato in atto di devozione, e San Pietro Martire, che si erge davanti a lui in un’apparizione mistica. Attribuito al pittore Benedetto Bembo, secondo altre fonti a Giovanni da Vapiro, l’opera risale alla seconda metà del Quattrocento e rappresenta un’importante testimonianza del fervore religioso dell’epoca. Secondo la tradizione, San Pietro Martire sarebbe apparso in sogno a Pigello Portinari, un influente banchiere fiorentino, ispirandolo a edificare la Cappella Portinari.

La pala è stata restaurata nel 2015 dalla Fondazione Atlante, ente non profit creato dai fornitori di servizi turistici Amadeus Italia e Uve. Il dipinto si trovava in condizioni critiche a causa di un precedente restauro invasivo del XIX secolo, durante il quale era stato trasferito dal supporto ligneo a una tela, oltre a essere danneggiato dall’umidità. L’intervento di recupero ha previsto il riposizionamento su una solida tavola di legno, progettata per offrire un efficace isolamento dall’umidità, insieme all’applicazione di una vernice speciale. È stata inoltre eseguita una reintegrazione pittorica sulle vesti di Pigello Portinari, originariamente rivestite di una lacca rossa damascata andata perduta, e rimossa una recente stuccatura al piombo che nascondeva i dettagli della capigliatura dei soggetti. Lo sfondo in foglia d’oro, applicato durante il restauro ottocentesco, è stato invece mantenuto.

pigello portinari