Itinerari – La via Mediolanum-Verbannus
L’antica via Mediolanum–Verbannus collegava la città di Mediolanum (Milano) con Verbannus (il Lago Maggiore o Verbano).
La strada romana aveva origine a Milano nella zona di Porta Giovia, nei pressi dell’attuale Castello Sforzesco, dove incrociava numerose altre strade tra cui la via Ticinensis, e si dirigeva verso nord-ovest. Costeggiando la sponda orientale del fiume Olona, attraversava Pero, Rho (Rhaudum), Nerviano e Parabiago (Parablacum), località che ha restituito numerosi reperti datati all’età romana, tra i quali il più celebre è la “Patera di Parabiago” (seconda metà del IV secolo), un piatto in argento oggi esposto al Museo Archeologico di Milano.
La strada attraversava quindi San Vittore Olona, presso cui si possono ammirare i mulini ad acqua, e raggiungeva Legnano (Legnianum), città ricordata per l’importante battaglia del 1176 tra le forze della Lega e le truppe di Federico Barbarossa e caratterizzata da diversi siti culturali, tra cui il Museo Civico Archeologico, la Basilica di San Magno in stile rinascimentale lombardo e il Castello Visconteo (XIII secolo).
Il percorso giungeva poi nei pressi di Castagnate di Castellanza, e, attraversato il fiume Olona, proseguiva per Gallarate (Glaeratum), lambiva l’insediamento di Arsago Seprio, famoso per l’eccezionale rinvenimento della necropoli longobarda, per poi attraversare Somma Lombardo (Summa), presso cui sono stati scoperti tratti di strada. Tali località si trovano tutte all’interno del Parco Naturale della Valle del Ticino, area naturale protetta e primo parco fluviale europeo.
Da Somma Lombardo, cittadina in cui è possibile visitare il Castello Visconteo (XIII secolo), la via proseguiva verso Golasecca, importante sito protostorico sede della cosiddetta “cultura di Golasecca” (IX-IV secolo a.C.), e Sesto Calende e qui si divideva in due direttrici, per raggiungere per via costiera o collinare Angera (Sebuinus) sulla sponda orientale del Lago Maggiore.
Il borgo Angera, importante porto sul lago particolarmente fiorente in epoca romana, è dominato dalla Rocca, una struttura fortificata edificata nell’XI secolo, posseduta della famiglia Visconti nel XIII secolo e infine acquistata dalla famiglia Borromeo (attuale proprietaria) nel XV secolo.
La Decorazione della Cappella di San Domenico nella Basilica di Sant’Eustorgio a Milano: L’Intervento di Andrea Pellegrini
La Cappella di San Domenico, tra la fine del Cinquecento e i primi anni del Seicento, la cappella fu decorata dall’artista Andrea Pellegrini, che ottenne la commissione per la realizzazione di affreschi nella quinta cappella e nella prima cappella a destra della basilica.
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