Milano al tempo dell’Impero Romano

Le origini della Mediolanum antica risalgono al V secolo a. C. quando la “città” era il centro urbano degli Insubri, una popolazione di origine celtica.

Nel 222 a. C. i romani vinsero la battaglia di Clastidium e la città cadde sotto il dominio di Roma. Il centro abitato di Mediolanum corrisponde alla moderna Milano, che ne rappresenta l’evoluzione storica. Era chiamata Mediólanon dagli etnografi greci, Mediolānum o Mediolānium in latino, e forse Medhelan dai Celti, il cui significato etimologico sembra potesse essere quello di “località in mezzo alla pianura” oppure “luogo fra corsi d’acqua”, data la presenza nelle sue vicinanze dei fiumi Olona, Lambro, Seveso e dei torrenti Nirone e Pudiga.

Grazie alla sua posizione strategica il centro urbano fu un fondamentale punto di appoggio per le campagne di conquista della Gallia da parte di Giulio Cesare e nel corso dei secoli la sua importanza crebbe portando la città a diventare un importante centro amministrativo e politico, oltre che un fondamentale snodo stradale e commerciale.

Nel 286 d.C. Massimiano assunse il controllo delle province occidentali dell’impero e fece costruire una seconda cerchia di mura oltre ad altre imponenti opere architettoniche.
Fu edificato un nuovo centro cittadino, con diversi monumenti, il foro e la zecca, dove ora sorge la Chiesa del Santo Sepolcro. Di queste opere rimangono poche tracce, come le colonne di S. Lorenzo, ma rimangono le testimonianze attraverso iscrizioni marmoree di intense attività operaie, artigianali e mercantili. Tra i vari ritrovamenti di Mediolanum ci sono i ruderi del circo, i resti delle Terme Erculee (tra corso Vittorio Emanuele II e corso Europa), una torre e un pezzo di cinta muraria, (giardino del Museo Archeologico) i resti dell’anfiteatro e altri ritrovamenti.

Durante il vescovato di Ambrogio e la reggenza dell’imperatore Teodosio I, Mediolanum divenne il centro più influente della Chiesa d’Occidente: mentre il potere imperiale si indeboliva Ambrogio rafforzò il potere ecclesiastico, amministrando con moralità e giustizia, prendendo le difese dei più più deboli. La Chiesa di Milano seppe anche svincolarsi dalla Chiesa di Roma, diventando più autonoma anche nel l’istituzione di propri riti liturgici e nel 313 d.C. fu promulgato l’editto di Milano, che concesse a tutti i cittadini la libertà di onorare le proprie divinità.