Chi era Pietro da Verona?
Nel 1232 entrò nel convento di Sant’Eustorgio Pietro Rosini da Verona, abile e scaltro oratore, nato intorno al 1205 da una famiglia aderente all’eresia catara.
Dopo l’ingresso di Pietro nell’ordine recentemente fondato dei Domenicani, papa Gregorio IX lo scelse per guidare il Tribunale dell’inquisizione a Milano e gli conferì pieni poteri per reprimere l’eresia e ripristinare con le sue magistrali doti oratorie il prestigio della Chiesa cattolica.
Nel 1252 venne assassinato da alcuni sicari con un falcastro nella foresta di Seveso, mentre si recava a piedi da Como a Milano e si dice che poco prima di morire abbia intinto un dito nel proprio sangue e avesse scritto sul suolo la parola “Credo”. Venne canonizzato da papa Innocenzo IV il 24 marzo 1253 con la bolla Magnis et crebris.
Nella piazza antistante la Basilica di Sant’Eustorgio in prossimità del giardino, si può notare una colonna votiva con una statua in cima. Si tratta della colonna degli eretici e la persona raffigurata è proprio San Pietro Martire con un grosso coltello conficcato in testa.
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