La Tavola di San Francesco d’Assisi

Oggi, 4 ottobre, si celebra la festività dedicata a San Francesco d’Assisi, il santo che, dopo la sua conversione, consacrò la vita alla povertà, alla preghiera e all’aiuto dei bisognosi. È inoltre noto come fondatore dell’Ordine dei Francescani. All’interno del Museo di Sant’Eustorgio, nella Cappella Solariana a lui dedicata, si trova una pregevole tavola raffigurante San Francesco mentre riceve le stimmate.

L’opera, proveniente dalla collezione Marone, è attribuita a Ortensio Crespi, fratello del più celebre Cerano. Ortensio si ispira proprio al prototipo iconografico creato dal fratello, che sarà ripreso e riprodotto in molte varianti diffuse nel territorio lombardo. La rappresentazione è sobria ma carica di simbolismo: l’ambiente che circonda il santo è composto da pochi ma significativi elementi, come un tronco, alcune pietre e un crocifisso. Alle spalle di San Francesco, un confratello francescano assiste in silenzio alla scena miracolosa. In alto, un coro di angeli si libra su nubi eteree, accentuando l’atmosfera sacra e spirituale.

Inizialmente, nel 1961, l’opera venne attribuita da Mario Valsecchi a Gerolamo Chignoli. Successivamente, grazie agli studi di Marco Rosci e a un confronto con altre opere precedenti, datate e firmate, si è giunti all’attribuzione corretta ad Ortensio Crespi.

L’elegante semplicità della composizione, unita alla profondità spirituale della scena, rende quest’opera una testimonianza significativa della devozione artistica dedicata a San Francesco, riflettendo l’intenso legame tra il santo e la sua missione terrena.